Naprapatia

Definire la Naprapatia

La Naprapatia è definita come un sistema di esame specifico, diagnostica, trattamento manuale e riabilitazione del dolore e delle disfunzioni del sistema neuromuscoloscheletrico. La terapia mira a ripristinare la funzione attraverso il trattamento dei tessuti connettivi, muscolari e neurali all’interno o intorno alla colonna vertebrale e alle altre articolazioni.

Il trattamento naprapatico consiste in combinazioni di tecniche manuali, come la manipolazione e la mobilizzazione spinale, la mobilizzazione neurale e le tecniche naprapatiche dei tessuti molli. Le tecniche manuali sono spesso combinate con consigli sull’attività fisica e sull’ergonomia, nonché con una formazione medico-riabilitativa, al fine di ridurre il dolore e la disabilità e aumentare la capacità lavorativa e la qualità della vita. Il dottor Naprapatia è specializzato nella diagnosi di disturbi strutturali e funzionali dell’apparato neuromuscoloscheletrico, nel trattamento e nella riabilitazione di pazienti con problemi di tale origine e nella differenziazione di dolori di altra origine.

La storia della Naprapatia

La Naprapatia è ben radicata nei Paesi scandinavi, soprattutto in Svezia, dove nel 1970 è stato fondato il primo Naprapathic College al di fuori degli Stati Uniti. La Naprapatia è stata originariamente avviata nel 1907 negli Stati Uniti dal dottor Oakley Smith, che rifiutava la “teoria della sublussazione” utilizzata all’epoca come spiegazione del dolore e della disabilità nelle terapie manuali. La naprapatia, che letteralmente significa “correggere la causa”, è una professione sanitaria caratterizzata dalla visione del sistema neuromuscoloscheletrico nel suo complesso.

Filosofia Naprapatica

Il concetto di tessuto connettivo e i suoi effetti su articolazioni, nervi e muscoli consiste nell’interazione tra le diverse strutture del sistema neuromuscoloscheletrico. Questa interazione è importante per un funzionamento ottimale. L’accorciamento dei tessuti molli e connettivi all’interno del sistema neuromuscoloscheletrico, in particolare intorno alla colonna vertebrale e alle altre articolazioni, è ritenuto una delle cause principali di dolore e disabilità. Inizialmente si basava sui risultati delle prime ricerche di Smith su quella che chiamò “ligatite”, descritta come un tessuto cicatriziale nei legamenti adiacenti alla colonna vertebrale. Secondo Smith, è probabile che la patologia del tessuto connettivo sia la causa principale del movimento limitato di un’unità vertebrale o di un’articolazione periferica.

Per poter diagnosticare, comprendere, trattare e riabilitare un paziente con dolore, è di grande importanza considerare non solo le strutture e le funzioni coinvolte nella causa dei sintomi del paziente. Anche l’ambiente, sia fisico che psicologico e psicosociale, in cui il paziente lavora e vive potrebbe influenzare e interferire con la capacità lavorativa e la qualità della vita del paziente stesso. È da questa prospettiva che

La Naprapatia considera il dolore e la disabilità del sistema neuromuscoloscheletrico. Pertanto, i Naprapati trattano ogni paziente a partire dalle sue capacità individuali, con l’obiettivo di ripristinare l’equilibrio e la funzionalità del sistema neuromuscoloscheletrico per ottenere un processo di guarigione ottimale. L’effetto del trattamento manuale Naprapatico è stato recentemente valutato in un ampio RCT, che ha dimostrato che la Naprapatia è un trattamento efficace per il dolore aspecifico alla schiena e al collo (Skillgate et al Clinical J of Pain, 2007, 23, 431-9).

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